di Elisa Filippi
(A poche ore dalla pubblicazione di questo articolo apprendiamo, con grande tristezza, che Antonio Megalizzi è morto. Il più sentito cordoglio a tutti i suoi cari da parte di Libertà Eguale)
Sabato scorso a Trento, un gruppo di entusiasti un po’ idealisti si è riunito vicino ai Mercatini di Natale e ha pensato di trascorrere la giornata di festa a parlare di Europa, a raccontare come è cambiata la nostra vita con questo progetto e come cambierebbe se non ci fosse.Ad organizzare i lavori, in questo gruppo di volonterosi, c’era in prima fila anche Antonio Megalizzi, il giornalista trentino ferito gravemente nell’attentato di Strasburgo.
E’ difficile in questo momento scrivere di Antonio, perché è difficile accettare ciò che è avvenuto: un ragazzo di 29 anni che spara e colpisce un altro ragazzo anche lui di 29 anni nella folla di un mercatino di Natale. Hanno la stessa età, sono entrambi nati in Europa. La follia omicida e l’odio da una parte, la passione per la vita ed il coraggio dall’altra.
Una vicenda drammatica che non può lasciare indifferenti e riaccende le luci su un fenomeno che non abbiano ancora saputo affrontare in profondità. Non possiamo darci una spiegazione, non ora, però possiamo provare a spiegare chi è Antonio.
Antonio Megalizzi è il suo sorriso, quello che in questi giorni ritraggono le immagini che vengono trasmesse e che speriamo di poter rivedere presto.
Antonio è la sua energia, quella che trasmette in ogni cosa, e che lo ha portato a viaggiare per conoscere meglio la realtà e a studiare per capirla e migliorarla.
Antonio è soprattutto una passione: l’Europa, quella che abbiamo vissuto fino ad ora, spesso senza rendercene conto, e quella che deve ancora venire, perché la dobbiamo ancora costruire, e sono molti i passi in avanti che possiamo fare insieme. E proprio con questa promessa, di lavorare a dei progetti per spiegare meglio l’Europa e migliorarne il suo funzionamento, ci siamo lasciati qualche giorno fa.
Antonio Megalizzi è la parte migliore dell’Europa. E’ l’Italia di cui essere orgogliosi.
A lui dobbiamo molto, e di sicuro abbiamo il dovere di mantenere quella promessa.
Insieme a lui.
Presidente Associazione TrentinoEuropa