di Rosario Sapienza
Il 2 novembre dello scorso anno padre Bartolomeo Sorge ci ha lasciato, ultranovantenne. Nello stesso mese la casa editrice Edizioni Terra Santa di Milano ha pubblicato il volumetto “Perché l’Europa” ci salverà che raccoglie la trascrizione di alcune conversazioni tra il padre gesuita e la politologa Chiara Tintori, che si sono tenute tra giugno e ottobre del 2020.
Si tratta di lucide analisi della situazione italiana ed europea, quelle analisi alle quali Padre Sorge ci aveva ormai abituato, sin dagli anni settanta del secolo scorso, quando, da direttore de La Civiltà Cattolica, animò la cultura politica dei cattolici italiani, che con il convegno ecclesiale Evangelizzazione e Promozione Umana cercava nuove vie di presenza e testimonianza.
Negli anni ottanta poi fece ritorno in Sicilia, da dove erano partiti i suoi genitori, per dirigere l’Istituto di Cultura Politica Pedro Arrupe a Palermo. Erano gli anni della Primavera di Palermo, del giovane sindaco Leoluca Orlando e del movimento politico La Rete.
Lì rimase fino al 1997 quando si trasferì a Milano per dirigere la rivista Aggiornamenti Sociali.
In tutti i contesti nei quali ha operato, padre Sorge ha portato il contributo della sua grande conoscenza della dottrina sociale della Chiesa, ma anche di idee prudentemente innovatrici, ponendosi come momento di sintesi e riferimento prezioso per quanti erano alla ricerca di un orientamento sicuro nelle cose della politica.
Tutto questo lo ritroviamo in questo libro, che certo risente del clima della pandemia nel quale si sono svolte le conversazioni raccolte, quella pandemia che secondo padre Sorge «ha smascherato l’inganno dell’individualismo, perché ci ha fatto toccare con mano che gli esseri umani sono fatti per darsi la mano tra di loro, per aiutarsi l’un l’altro in spirito di fraterna solidarietà: o ci salviamo tutti insieme o tutti insieme periamo» (p. 20) e che oggi ci offre una occasione «per diffondere una nuova “cultura della cura” o della responsabilità, attraverso un cambiamento profondo di mentalità e di stile di vita individuale, familiare e collettivo» (p.22).
È in questo contesto che va situata e letta la ricostruzione del ruolo dell’Europa nell’offrire una via d’uscita dalla crisi attuale.
Padre Sorge parte da una veloce ricostruzione della storia dell’Europa, nella quale distingue tre fasi: una prima nel Medioevo, nata sulle ceneri dell’Impero Romano; una seconda, quella moderna, che si sostanzia della rottura della unità medioevale e ci conduce alla attuale situazione di secolarizzazione e di divisione; una terza, quella attuale, che ha cercato di avviare la costruzione di una casa comune dopo gli orrori della seconda guerra mondiale sulla quale il giudizio del padre è severo e netto
Così egli la tratteggia «Si iniziò, dunque, dall’unità economica. Fu, questo, un limite, una sorta di “peccato originale”. Certo, nessuno nega che il progresso economico, sostenuto dallo sviluppo straordinario dell’industria, della scienza, della tecnica e dalle vivaci correnti del pensiero moderno, abbiano consentito alla Terza Europa di raggiungere traguardi di civiltà e di benessere prima impensabili. Tuttavia, il prezzo umano pagato è stato altissimo. In seguito all’obnubilamento di valori umani fondamentali, l’“avere” ha compromesso l’“essere”. La tecnica ha espropriato la cultura, con il grave rischio di compromettere la sopravvivenza dell’Europa, la cui identità fu, fin dall’inizio, soprattutto di natura spirituale e culturale» (p.49).
Ma, pur nella consapevolezza di questi limiti, il discorso sull’Europa si snoda articolato e puntuale toccando tutti gli ultimi sviluppi, fino al Migration Pact dello scorso mese di settembre del quale padre Sorge auspica una pronta revisione in senso più favorevole e solidale verso i migranti (p.62).
E proprio nella solidarietà che padre Sorge, seguendo in questo l’insegnamento di Papa Francesco nella Fratelli Tutti (cui è dedicata l’ultima conversazione) vede la via per una nuova Europa, quella solidarietà spesso proclamata a parole, ma disattesa nei fatti. Un cammino da percorrere insieme nella consapevolezza della comune cittadinanza europea.
Un’ultima testimonianza, quasi un testamento spirituale.
Bartolomeo Sorge, Chiara Tintori, Perché l’Europa ci salverà. Dialoghi al tempo della pandemia. Edizioni Terra Santa, Milano 2020. €14,00 Pagg.128
Direttore di Autonomie e Libertà in Europa, contenitore di iniziative e ricerche sulla protezione dei diritti umani nei diversi territori europei. Professore ordinario di diritto internazionale nell’Università di Catania, ha dedicato particolare attenzione alle politiche di riequilibrio territoriale dell’Unione europea, collaborando con la SVIMEZ. E’ vicepresidente di Coesione & Diritto, associazione per la tutela dei diritti umani sul territorio. Autore del blog Lettere da Strasburgo sul magazine online www.aggiornamentisociali.it.