di Alberto Colombelli
Governo Draghi, valutazione politico-strategica, forse troppo immediata, volutamente in chiave positiva. Nella sostanza Draghi (con Mattarella) ha scelto:
– di presidiare direttamente i ministeri più importanti, assegnandoli a profili tecnici di alto profilo a lui vicini (Economia, Giustizia, Infrastrutture, Innovazione, Interno, Università, Scuola e Sottosegretario alla presidenza).
– di riconoscere il peso politico delle principali tre forze in Parlamento assegnando a ciascuna un ministero di alto valore simbolico per il proprio elettorato o di particolare rilievo per il loro profilo, a cui ambivano: ai 5S gli Esteri, alla Lega (volutamente nella sua componente più moderata) lo Sviluppo economico, al PD il Lavoro;
– di offrire alle altre forze presenti nel precedente governo possibilità di continuare la loro esperienza, confermando il Ministro di LeU alla Salute e di IV alla Famiglia;
– di riuscire a tenere a bordo tutti gli altri con ministeri di minor impatto e più contenuta rilevanza pratica ma altamente spendibili sul piano politico.
Letto così questo Governo non è il Team dei sogni, ma offre prospettiva.
Sul piano politico è un Reset, tutti ripartono da zero e sono chiamati ora a dimostrare quanto valgono stando sulle soluzioni e non sui problemi, sulle prospettive da sviluppare insieme e non sui pregiudizi, guardando finalmente avanti e non continuamente attorno.
Del Governo la responsabilità se la prende principalmente Draghi, che le forze in campo – ora e non domani – si dedichino a sviluppare e presentare la loro idea sul futuro del Paese in un contesto globale particolarmente grave da cui non si può prescindere. Che si dimostrino soprattutto finalmente capaci di leggere questo nostro tempo rinnovandosi nelle persone e nelle idee, riuscendo a ispirare e a rigenerare entusiasmo, coinvolgimento e partecipazione. Perché c’è bisogno di tutti per continuare a tenere accesa, insieme, la speranza nel nostro futuro.
Facciamolo finché siamo ancora in tempo, perché la Politica è e resta la soluzione ed è bellissima quando riesce a coinvolgere con coraggio, passione, visione e perseveranza. Eleviamola al rango che merita.
Consulente d’impresa, esperto in Corporate Banking. Già delegato dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico, è attivo nell’Associazione europeista Freedem e nell’Associazione InNova Bergamo. Ha contribuito al progetto transnazionale di candidatura UNESCO delle ‘Opere di difesa veneziane tra il XV e il XVII secolo’. Diplomato ISPI in Affari europei. Componente del Comitato scientifico di Libertà Eguale. E’ impegnato nella costruzione di una proposta di alleanza tra tutti gli europeisti riformatori.