di Andrea Ferrazzi
Spero sia chiaro a tutti quanto il Pd stia rischiando. E che sia chiaro a tutti che senza un Pd all’altezza si pone un problema che va ben oltre i suoi confini.
Serve dunque uno scatto di orgoglio. Uno scatto di orgoglio unitario.
Spero che l’Assemblea di domenica voti unitariamente un segretario autorevole, capace di unire le forze e di superare inutili divisioni. Che ridia credibilità e autorevolezza al Pd, dopo le accuse di essere “partito tossico”, forza politica “con metastasi da estirpare” e dove Grillo si propone a segretario. Una forza che si caratterizzi in positivo per quello che vuole fare e non per quello che non vuole.
Serve dunque una guida che sappia aprire a quella “Rifondazione democratica” non più rinviabile, attraverso una grande campagna di ascolto dei militanti, simpatizzanti e “diversi mondi” che per tre mesi siano messi nella condizione di definire proposte e soluzioni per il futuro dell’Italia, dell’Europa e del mondo, anche utilizzando gli strumenti telematici a disposizione.
Serve una “Rifondazione democratica” che sappia convincere trasversalmente la società, che vada oltre tanto ai nostalgici della ridotta di sinistra che a quelli di un neo partitino di centro, ricordando che Leu e Italia viva ci sono già e oscillano tra l’1 e il 3%.
Al nostro paese e all’Europa servono i “Democratici”, per una nuova centralità politica.
Senatore della Repubblica eletto nel collegio Veneto 01 e Capogruppo per il Partito Democratico in Commissione Ambiente e Territorio, nonché Vicepresidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sul fenomeno delle Ecomafie. Già Responsabile nazionale all’Urbanistica per Anci. E’ stato Vicepresidente della Provincia e Assessore all’Urbanistica e alla Formazione del Comune di Venezia. Impegnato nell’associazionismo culturale e sociale nazionale e internazionale, si è occupato anche dei temi della cultura, della rigenerazione urbana e della valorizzazione del patrimonio immobiliare. E’ membro di presidenza di Legautonomie e dell’associazione Libertà Eguale. È sposato con Stella con cui ha tre figli: Pietro, Maria, Irene.