LibertàEguale

Inchieste giudiziarie: diciamo basta ai titoli ad effetto

di Stefano Ceccanti

 

Stop ai nomi ad effetto per le indagini non rispettosi dell’articolo 111 della Costituzione.

Ho presentato un’interrogazione ai Ministri dell’Interno e della Giustizia per chiedere quali iniziative intendano assumere rispetto ai nomi ad effetto che vengono sempre più utilizzati in modo diffuso per indagini, ad esempio quella denominata “Angeli e Demoni”.

Questo modo di fare porta non a rispecchiare un contenuto tutto da vagliare, ma di fatto a suscitare in modo anomalo un consenso aprioristico dell’opinione pubblica: è una sorta di marketing delle indagini giudiziarie che, al di là dei singoli casi e delle singole motivazioni, collide sotto vari profili con le garanzie stabilite dall’articolo 111 della Costituzione.

Per questo è importante che questa spettacolarizzazione cessi quanto prima.

 

Testo Integrale

Al Ministro dell’Interno
Al Ministro della Giustizia

PER SAPERE

Premesso che da diversi anni è invalsa la prassi da parte di alcuni settori della magistratura inquirente e di alcune autorità di polizia giudiziaria di denominare operazioni e indagini da esse condotte con nomi in codice ad effetto, facendo uso di termini evidentemente scelti con cura al principale scopo di influenzare l’opinione pubblicare e suscitare il consenso sociale intorno alle ipotesi accusatorie, spesso risultate poi nei processi meno solide del previsto;

premesso che ciò sembra dar luogo ad un vero e proprio improprio marketing delle indagini giudiziarie e con l’assecondare forme inopportune di spettacolarizzazione;

Premesso altresì che, anche in considerazione dell’evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa nonché della comunicazione diretta via rete e social media, tutto ciò finisce con l’alterare l’equilibrio fra accusa e
difesa ed anzi con l’attentare ai diritti delle persone coinvolte ben prima di qualsiasi riscontro processuale da parte di un giudice terzo, il tutto in violazione di norme costituzionali precise a partire
dall’art. 111 Cost.;

quali iniziative intendano assumere onde assicurare che una simile prassi venga abbandonata e per assicurare che alle inchieste, ove reputato necessario, siano attribuiti nomi in codice con valenza esclusivamente pratica e interna.

STEFANO CECCANTI

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