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Libertà Eguale/ Tonini e Napolitano: “Serve più Europa. Sosteniamo il disegno di Macron”

 

“Gli Stati nazionali europei sono, oggi, l’epicentro della crisi della sovranità. Emblematica di questa crisi è la questione della spesa pubblica. Quella europea è la più grande del mondo, perché è la percentuale più alta del pil più grande del mondo. Ma il 98% di questa enorme quantità di ricchezza è gestito dagli Stati nazionali, ossia ad una scala dimensionale strutturalmente inadeguata a fornire risposte ai problemi primari dei popoli: difesa e sicurezza, crescita e occupazione”. Lo dice Giorgio Tonini, senatore Pd e Presidente della Commissione Bilancio del Senato, introducendo stamane i lavori dell’Assemblea.

“Il Presidente Macron – continua Tonini – è la grande novità di questa fase storica. La dottrina di Macron sulla sovranità è il mutamento di paradigma che può consentire all’Europa di superare lo stallo attuale. Se la sovranità appartiene ai cittadini e non più agli Stati, essa va esercitata mettendo in comune la sovranità negli ambiti nei quali essi non sono in grado di dare risposte efficaci ai problemi. A cominciare da difesa e sicurezza e crescita e occupazione”. Chiede Tonini: “Vogliamo che ci sia un tavolo con Germania e Francia su questo obiettivo? E noi vogliamo starci con la necessaria credibilità? Io credo che dobbiamo coltivare questa alleanza per evidenti ragioni sia di interesse nazionale sia di interesse europeo. Ma per farlo dobbiamo curare le necessarie coerenze, in particolare nelle politiche di bilancio e nelle riforme strutturali”.

“Il PD – avverte Tonini – non può collocarsi in una posizione ambigua. Deve rivendicare i meriti di una linea di governo che comincia con Monti, dopo il fallimento del centrodestra a causa in particolare della irriducibilità della Lega ad una politica seriamente europeista, e arriva fino a Gentiloni. Una linea politica che – rivendica Tonini – in particolare nei mille giorni del governo Renzi, ha prodotto grandi risultati per il Paese e va riproposta e rilanciata, semmai con ancora più coraggio e determinazione, contro le follie populiste di chi propone il referendum sull’euro o la doppia moneta”.

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All’inizio dei lavori è stato diffuso il saluto dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Il caso estremo del secessionismo catalano ha rappresentato una regressione dall’integrazione europea e dell’esperienza storica degli Stati nazionali. Il rilancio da operare, la via d’uscita da tentare – spiega Napolitano – consiste in una sempre più condivisa sovranità europea. E possiamo dirlo grazie alle idee audacemente innovative e alla capacità di trascinamento del Presidente Macron”.

“Fuori dalla Francia – incalza Napolitano – ancora si sottovaluta quel che di straordinario ha rappresentato l’elezione, e l’irruzione sulla scena europea, di un Presidente francese che, con la storia di grandezza e orgoglio nazionale che ha alle spalle, dichiara di riconoscersi in una sola sovranità, quella europea”.

“Lo sforzo che tocca compiere all’Italia – aggiunge l’ex presidente – è pertanto quello di contribuire con proprie proposte di ripensamento e rinnovamento delle attuali istituzioni e politiche comunitarie di dialogo europeo. Di qui il mio grande apprezzamento per l’impostazione e l’impegno di questa Assemblea di Libertà Eguale”.

Napolitano chiude con una sfida: “Non potrebbe esservi anche una proposta a cui lavorare, dinanzi a un larghissimo malessere sociale, per una messa in questione e radicale trasformazione del welfare europeo?”