LibertàEguale

Giulio Napolitano: “La riduzione dei parlamentari è una misura giusta”

Il professore ordinario di Diritto amministrativo dell'Universita degli Studi Roma Tre, Giulio Napolitano, durante la Tavola rotonda "Il ruolo dello Stato come regolatore - Qualità della democrazia: efficienza, trasparenza e legalità" presso la Sala Bernini del Residenza di Ripetta a Roma, 12 luglio 2016. ANSA/CLAUDIO PERI

di Giulio Napolitano

 

Difficile, a mio parere, non convenire con l’equilibrata analisi di Carlo Fusaro su Il Foglio del 28 agosto (ripresa da Libertà Eguale) quando osserva che la riduzione del numero dei parlamentari è una misura modesta in sé ma giusta, comune a tutte le proposte da tempo elaborate in materia, anche se avrebbe meritato un contesto di riforme più ampie, sin qui sempre bloccate da divisioni politiche o da pronunciamenti popolari.

E ancora più difficile non convenire con la sua conclusione quando dichiara che l’eventuale rigetto anche di questa limitata modifica costituzionale confermerebbe l’irriformabilità delle nostre istituzioni e la delegittimazione del Parlamento che l’ha più volte votata a larga maggioranza.

Per chi continua a pensare che un ammodernamento delle nostre istituzioni sia fondamentale per cercare di ripristinare il rapporto di fiducia con gli elettori e di assicurare la stabilità e l’efficacia dell’azione di governo (qualsiasi esso sia), ritengo che non ci sia alternativa al votare sì, come primo passo di un insieme ordinato e graduale di riforme per blocchi, che possa contare sulla maturazione della cultura politica di tutte le forze presenti in Parlamento e sulla più ampia condivisione di alcuni specifici interventi nell’interesse comune del paese.

 

Giulio Napolitano è professore ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università Roma Tre

 

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