di Umberto Minopoli
Come siamo caduti in basso?
Mentre tutta l’America (da Bush, a Kissinger ad Obama) celebrava nella Cattedrale di Washington un eroe americano e un decano della politica Usa, John McCain, il populista (e cafone) Trump giocava a golf.
Ma ad apparire estraneo, elitista, impopolare non erano i presenti. Era Trump.
L’America bella e unita
Quant’è bella l’America. E’ commovente come, al fondo e oltre i durissimi contrasti politici tra i due partiti americani (politica estera, economica, tasse, immigrazioni) essa possa consentirsi, ancora, una unità di fondo sui valori “americani”. Che per Bush come per Obama coincidono con quelli liberali: la libertà, la difesa della democrazia, liberale e occidentale, la compassione verso gli umili del mondo, i doveri internazionali della grande potenza intesi come missione, la compassione americana (usata nei discorsi di tutti da Bush ad Obama), l’America come grande madre che accoglie i poveri della terra e non respinge.
Che bella la quasi ingenua, infantile, invidiabile morale patriottica americana: orgogliosa, universale e ideologia comune dei partiti Usa.
Tale per cui un ex presidente liberal di sinistra siede a fianco di un ex presidente di destra, a celebrare insieme un campione della destra Usa, un soldato dell’Esercito torturato ma indomito in Vietnam, come John McCain. E che svestita la difesa ha messo, per 50 anni, i panni del difensore e guardiano dello Stato di diritto Usa ammirato dagli americani di destra e di sinistra.
Italia ed Europa senza orgoglio repubblicano
In Italia (e sempre più anche in Europa) questa unità nazionale e, soprattutto, questa trascendenza dei conflitti politici nel superiore orgoglio “repubblicano” dei valori comuni non è più possibile.
La destra sovranista e nazionalista si è fatta populista, predica odio e fa come il cafone Trump. La sinistra si rinchiude nella sua ridotta, eleva un muro verso i valori “repubblicani”, strizza l’occhio al populismo.
Quello che muore in Europa è l’innocenza e l’orgoglio di rivendicare una civiltà comune delle parti in campo: la libertà, i valori repubblicani, la democrazia rappresentativa. Riusciremo ancora a sognare un luogo e un giorno in cui i popoli degli Stati Uniti d’Europa possano insieme – destra, sinistra e centro – celebrare i valori comuni repubblicani e liberali, intorno ad un’unica bandiera, come fa ancora la bella, ammirevole e civile America? O il populismo cafone, di destra e di sinistra, ci sta spegnendo anche l’ultimo sogno?
Ecco perchè non basta più il Pd. Alle elezioni europee vorrei in campo una forza nuova che si opponga al populismo mettendo insieme chi ancora vuole difendere la civiltà europea, il sogno degli Stati Uniti d’Europa: gente di destra, di sinistra, di centro che parlino come Bush e Obama e non come Trump e i sovranisti.
Presidente dell’Associazione Italiana Nucleare. Ha lavorato nel Gruppo Finmeccanica e in Ansaldo nucleare. Capo della Segreteria Tecnica del Ministro delle Attività Produttive tra il 1996 e il 1999. Capo della Segreteria Tecnica del Ministro dei Trasporti dal 1999 al 2001. Consigliere del Ministro dello Sviluppo Economico per le politiche industriali tra il 2006 e il 2009.