di Future Dem
Il processo di unificazione europea ha già prodotto importanti e ormai irrinunciabili risultati per i suoi cinquecento milioni di cittadini. Viviamo da sessant’anni in pace e godiamo di un progressivo aumento delle nostre libertà e dei nostri diritti, che hanno trovato anche formale riconoscimento nei trattati. Troppo spesso però l’Europa è percepita come sinonimo di austerità, riforme strutturali o vincoli di bilancio, mentre diritti, lavoro, dignità devono essere tra le fondamenta della nostra casa comune. Ora più che mai è urgente individuare nuove risposte capaci di incidere nella sfera dei diritti sociali, prima risposta da offrire contro l’emergenza dei populismi, che insidiano gli strati più deboli delle nostre società, come i milioni di NEET sparsi per tutta Europa.
Il contesto politico dell’Europa Sociale
Combattere la disoccupazione e la marginalizzazione, promuovere la coesione e la convergenza, assicurare i diritti e le pari opportunità: sono le priorità individuate nella Dichiarazione di Roma del 25 marzo 2017, che ha opportunamente rilanciato l’Europa sociale come complemento indispensabile del mercato unico e dell’integrazione economica.
Un mese dopo, la Commissione europea ha adottato la proposta di pilastro europeo dei diritti sociali, frutto di più di un anno di consultazioni pubbliche. Il pilastro stabilisce 20 principi e diritti fondamentali per sostenere il buon funzionamento e l’equità dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale. Nelle intenzioni, esso è destinato a servire da bussola per un nuovo processo di convergenza verso migliori condizioni di vita e di lavoro in Europa. Il pilastro è concepito principalmente per la zona euro ma è applicabile a tutti gli Stati membri dell’UE che desiderino aderirvi.
Il Pilastro sociale potrebbe, così, essere un primo passo per perfezionare l’acquis sociale europeo. Per arrivare a questo risultato, tuttavia, serve assicurare al pilastro un ampio sostegno politico. Da parte del Parlamento europeo, anzitutto, che ha già approvato un’ambiziosa risoluzione in questo senso. E da parte degli Stati membri, che ne discuteranno in sede di Consiglio UE e al vertice sociale di Goteborg organizzato dal Governo svedese con il Presidente della Commissione europea.
Le proposte di FutureDem
Dopo la prima crisi della moneta unica e alla luce dei principi del pilastro sociale della Commissione Europeo, è il momento opportuno per rilanciare l’Europa Sociale anche attraverso proposte concrete quali:
- L’introduzione di una indennità di disoccupazione europea
- Una politica giovanile europea centrata su formazione e mobilità
- Una supervisione europea contro gli stages non retribuiti
- L’elaborazione di nuove tutele per i lavoratori dell’economia collaborativa
- Un doppio mandato per la BCE: stabilità dei prezzi e piena occupazione
SCARICA QUI IL TESTO COMPLETO DELLA PROPOSTA:
Siamo un’associazione di cultura politica di ispirazione progressista, composta da riformisti che credono nell’integrazione europea e si riconoscono nei valori di libertà, eguaglianza e giustizia sociale. Vogliamo dare un contributo costruttivo al nostro impegno pubblico, organizzando eventi di formazione, elaborando proposte e realizzando iniziative volte a migliorare le realtà in cui viviamo e operiamo.