di Carlo Fusaro
Elezioni francesi: quante sciocchezze! (1 luglio 2024)
Il RN ha avuto moltissimi voti ed è il primo partito con circa il 33% dei voti: ma non ha affatto vinto le elezioni di domenica in Francia.
Ha conquistato 38 seggi su 577: alla maggioranza gliene mancano… 251. Partirà in testa in circa 400 collegi.
Ma quanti ne conquisterà?
Dipende da quel che fanno le altre forze politiche: soprattutto da quello che apertamente o tacitamente decideranno di fare dove (esse) sono al terzo posto (NON è un ballottaggio fra due, in Francia: accedono tutti quelli che prendono circa il 18-20% dei voti; ecco perché ce ne sono di presenti al ballottaggio anche molti di macroniani oltre a un certo numero di candidati dell’alleanza di sinistra).
Se gli avversari di Le Pen e Bardella si mettono d’accordo di ritirare i propri candidati deboli, i terzi e se (dico se) gli elettori si comportano di conseguenza… di seggi RN potrebbe prendere non pochi ma molti meno della maggioranza. Saranno probabilmente il gruppo più consistente all’Assemblea nazionale, ma un gruppo di opposizione.
Decidete voi se questa sarebbe una vittoria.
Aspettiamo dunque a tranciare sentenze e andare dietro ai trend a effetto; aspettiamo le 18 di domani per vedere chi davvero farà il secondo turno e aspettiamo domenica per capire che decideranno gli elettori.
Ed aspettiamo anche a unirci al coro di tutti quelli che… Macron ha sbagliato tutto, Macron è finito.
Questo il mio consiglio…
Presidente del Comitato scientifico di Libertà Eguale. Già professore ordinario di Diritto elettorale e parlamentare nell’Università di Firenze e già direttore del Dipartimento di diritto pubblico. Ha insegnato nell’Università di Pisa ed è stato “visiting professor” presso le università di Brema, Hiroshima e University College London. Presidente di Intercultura ONLUS dal 2004 al 2007, trustee di AFS IP dal 2007 al 2013; presidente della corte costituzionale di San
Marino dal 2014 al 2016; deputato al Parlamento italiano per il Partito repubblicano (1983-1984).