LibertàEguale

Trump stravince. Allacciamo le cinture…

di Carlo Fusaro

Donald Trump (il pregiudicato, Donald Trump che vota in Florida solo perché glielo permette la legge di New York, dove è stato condannato: fosse per il suo stato non potrebbe) non sta vincendo la presidenza: la sta stravincendo.
a) Sta vincendo o ha vinto TUTTI gli swing States
b) Sta vincendo perfino in voti popolari (il primo repubblicano che ci riesce dai tempi di GW Bush contro Kerry: tutte le altre volte i dem hanno comunque avuto milioni e milioni, fino a 7-8 di voti popolari in più (questo può non cambiare l’esito finale nel collegio elettorale, ma è comunque molto significativo.
c) i repubblicani hanno già riconquistato il Senato e potrebbero conquistare anche la Camera dei rappresentanti (al momento ci sono ancora 100 seggi su 435 in ballo).
Non è una sorpresa che ridiventi presidente (è stato in vantaggio nei sondaggi quasi sempre), se non nella misura del suo successo. Insomma gli americani nella loro maggioranza (anche popolare) lo vogliono fortemente e non si spaventano della sua personalità pur così evidentemente disturbata e inaffidabile. Auguri.
Un paio di considerazioni a caldo.
A) Occorre sperare i repubblicani non vincano la Camera; se lo fanno Trump potrà fare TUTTO quello che vorrà (o quasi): è presidente, controlla il Congresso (una rarità), i suoi giudici sono maggioranza nella Corte suprema. I celeberrimi checks and balances non potranno davvero operare.
B) Trump unchained sarà una mina vagante pre gli equilibri mondiali in tutti i sensi e in tutte le direzioni. Esulta Netanyahu, piange Zelensky. Putin ha una grossa carta in più. La competizione con la Cina si farà a tratti violenta. Ha promesso espulsioni in massa e tante tante tariffe: il che per i paesi EU esportatori sarà un grosso problema. (Magari imporrà tariffe su acciaio e auto e farà salvo il prosciutto per far contenta la sua amica Giorgia che si è ben posizionata, vedi gli occhi dolci con Elon Musk). E nulla dico delle grazie che distribuirà ai banditi del 6 gennaio 2021, a partire da sé stesso.
C) Nei prossimi anni si farà l’EU o si morirà: esagero, si decadrà. In particolare prepariamoci a stringere la cinghia per destinare le risorse necessarie alla difesa del continente. Questo sarà il prezzo da pagare se vogliamo mantenere prospettive di autonomia e libertà. Quanto al cambiamento climatico: toccherà rivedere molti obiettivi. Purtroppo tutto ciò avviene con destre estreme rampanti ed ancor più ringalluzzite (già vedo Steve Bannon, appeno uscito di prigione, venire a spiegare il da farsi da Berlino a Palermo), e classi dirigenti in più paesi indebolite (si salvano solo Polonia e Italia, forse Uk: pensate a Francia, Germania, Spagna).
Manteniamo calma e sangue freddo, ma allacciamo le cinture.

ADDE: sono – ipotesi – i colpi di coda dell’America profonda bianca a tendenza wasp (ma non solo); che nel 1970 rappresentava il 90% degli elettori; oggi il 70% e fra 15 anni sarà al 50%.

Lascia un commento

L'indirizzo mail non verrà reso pubblico. I campi richiesti sono segnati con *