di Vittorio Ferla
Ciao Umberto!
Molti suoi coetanei hanno condiviso la sua attività pubblica apprezzandone le capacità di dirigente politico e di uomo delle istituzioni. Io ho conosciuto Umberto Minopoli soltanto alcuni anni fa, grazie alla comune partecipazione alla vita dell’associazione Libertà Eguale. È stato sufficiente: ho avuto il tempo di apprezzarne le straordinarie doti di intellettuale e polemista.
Umberto è stato un riformista vero, lontano dalle fumisterie di molti dirigenti e militanti, bensì pragmatico nel senso più alto e nobile del termine. Un uomo coraggioso che ha saputo prendere posizioni scomode, spesso creando sconcerto nelle persone che non erano in grado di comprenderlo. Negli ultimi tempi, in particolare, si era dedicato al tema dell’energia, rilanciando le ragioni del nucleare.
La sua forza polemica era talvolta pugnace e cruda, ma sempre lucida e razionale. Negli ultimi anni ho cominciato molte mattine con la lettura dei suoi interventi su Facebook per poi ripubblicarli più tardi sul sito di Libertà Eguale, d’accordo con lui. Editare i suoi articoli è stata l’occasione per imparare e per crescere.
Oggi sono felice non soltanto di aver seguito il suo percorso di riflessione culturale, sempre immersa nel gorgo dell’attualità, ma anche di aver contribuito a diffondere il suo pensiero – acuto e spigoloso – come si merita. Oggi l’eredità di Umberto rappresenta un grande patrimonio (messo anche al servizio della Fondazione PER) che conserverò e che continuerà ad ispirarmi.
Come sempre in questi casi, resta la consapevolezza che il tempo è stato troppo poco. Avrei voluto godere ancora delle conversazioni con lui, quelle che cominciavano con quel sorriso canzonatorio e quel meraviglioso accento napoletano: “Ehi, Vittorì!”
Un abbraccio a Umberto e alla sua famiglia.
Giornalista, direttore di Libertà Eguale e della Fondazione PER. Collaboratore de ‘Linkiesta’ e de ‘Il Riformista’, si è occupato di comunicazione e media relations presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio. Direttore responsabile di Labsus, è stato componente della Direzione nazionale di Cittadinanzattiva dal 2000 al 2016 e, precedentemente, vicepresidente nazionale della Fuci. Ha collaborato con Cristiano sociali news, L’Unità, Il Sole 24 Ore, Europa, Critica Liberale e Democratica. Ha curato il volume “Riformisti. L’Italia che cambia e la nuova sovranità dell’Europa” (Rubbettino 2018).