Lettera di convocazione Assemblea Libertà Eguale
Orvieto, 25-26 novembre 2023
Care amiche e cari amici,
lo so, è difficile ammetterlo, ma è ancora più dannoso nascondercelo: malgrado le deludenti prestazioni del Governo in carica, se tra pochi mesi si tornasse a votare per le Politiche, il centrosinistra non sarebbe in grado di avanzare una credibile proposta di governo alternativa al centro-destra. Meloni, per la seconda volta, vincerebbe per assenza di un vero avversario.
Si può uscire da questo drammatico stato di impotenza? Ci sono, nella società, le forze interessate e almeno potenzialmente coinvolgibili in un coerente disegno di riforma? Sulla base di quale cultura politica quest’ultimo dovrebbe prendere forma? E ancora: quale assetto politico dovrebbe darsi il centrosinistra, per elaborarlo e incarnarlo di fronte agli elettori?
Infine, la domanda che sovrasta tutte le altre: è il centrosinistra italiano – in concorso con le altre forze di centrosinistra e progressiste europee -, in grado di fare dell’Unione Europea, in alleanza con gli Stati Uniti d’America e le democrazie del mondo, un protagonista della costruzione di un nuovo ordine internazionale, dopo lo sconvolgimento prodotto dall’aggressione della Russia di Putin nei confronti dell’Ucraina e il riproporsi del tentativo di Hamas e dei suoi alleati di cancellare la presenza stessa di Israele?
Libertà Eguale non è un partito politico e non è neppure la corrente interna di un partito. Non può dunque proporsi di affrontare (e, tantomeno, risolvere) i problemi di leadership del centrosinistra, la cui soluzione compete alle forze politiche. Ma si vuole portatrice e animatrice della cultura politica e dell’elaborazione programmatica del riformismo di centrosinistra: dunque, sente il dovere di lavorare per avviare la ricerca delle risposte a queste domande.
È un lavoro che deve tenere conto delle esperienze delle altre forze di centrosinistra in Europa, cercando di imparare dai successi e dagli errori: perché lo spagnolo PSOE riesce a comporre attorno a sé alleanze relativamente coese, malgrado la loro disomogeneità? Come è riuscito, il Labour Party, a passare dalla rovinosa sconfitta delle ultime elezioni alla concreta possibilità di tornare a vincere e a governare?
Ecco perché abbiamo deciso di convocare – col programma che accompagna questa convocazione -, l’Assemblea nazionale di Libertà Eguale, ad Orvieto, il 25/26 novembre prossimi.
Dedicheremo due giorni a riflettere e ad avanzare proposte su: “LE BASI CULTURALI, SOCIALI, POLITICHE E PROGRAMMATICHE DI UNA CREDIBILE ALTERNATIVA DI GOVERNO“.
Vorrei quindi rivolgermi ad ognuno di voi, soci di Libertà Eguale, per chiedervi un impegno personale: se, come mi auguro, deciderete di venire ad Orvieto, cercate di portare con voi un giovane, appassionato alla politica e alle sorti del centrosinistra. Se, con la nostra discussione, otterremo che qualcuno di questi ˝invitati speciali” si senta rafforzato nella sua voglia di fare, avremo ottenuto un grande risultato.
A presto, ad Orvieto,
Enrico Morando
PS: Poiché l’organizzazione dell’Assemblea di Orvieto è onerosa e implica significative spese preventive rispetto alla data di inizio della stessa, rivolgo un pressante invito a tutti i nostri soci e simpatizzanti: seguendo le indicazioni che accompagnano questa convocazione, iscrivetevi tempestivamente e siate generosi. Potremo così procedere con più tranquillità a tutte le attività di preparazione.
Presidente di Libertà Eguale. Viceministro dell’Economia nei governi Renzi e Gentiloni. Senatore dal 1994 al 2013, è stato leader della componente Liberal dei Ds, estensore del programma elettorale del Pd nel 2008 e coordinatore del Governo ombra. Ha scritto con Giorgio Tonini “L’Italia dei democratici”, edito da Marsilio (2013)