di Alessandro Maran
Dall’attentato alle Torri gemelle sono passati 22 anni e manca un anno alle elezioni presidenziali americane del 2024. Ad un anno dal voto la competizione si annuncia serratissima. Secondo l’ultimo sondaggio della CNN (condotto da SSRS), in uno scontro diretto tra il presidente Joe Biden e l’ex presidente Donald Trump, non emerge un chiaro vincitore (https://www.documentcloud.org/documents/23940784-cnn-poll).
Su Foreign Affairs, Daniel W. Drezner sottolinea un punto importante riguardo ad una possibile seconda presidenza Trump: i consiglieri più esperti stavolta potrebbero non aderire a un altro round di Trump, lasciandolo libero di perseguire i suoi impulsi più estremi. Drezner scrive: “È improbabile che il team di politica estera di Trump comprenda qualcuno con una significativa e comprovata esperienza di leadership nella diplomazia o nell’esercito in grado di mettere un freno alle sue idee più folli: in altre parole, non ci saranno più adulti nella stanza. Non ci sarà James Mattis, il segretario alla Difesa durante il primo mandato di Trump, e nemmeno un John Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale, a dissuadere Trump dalle sue azioni avventate o a convincerlo che non può bombardare il Messico o che non è in grado di porre fine all’invasione russa dell’Ucraina in un solo giorno. Il secondo mandato di Trump somiglierebbe molto da vicino ai caotici ultimi mesi del primo mandato di Trump, quando il 45esimo presidente arrivò sul punto di bombardare l’Iran e di ritirare unilateralmente tutte le truppe statunitensi da tutta una serie di zone problematiche come la Somalia e la Siria. … un funzionario europeo ha paragonato un secondo Trump al Terminator del secondo film della serie, che presentava un assassino cyborg ancora più letale e sofisticato dell’originale interpretato da Arnold Schwarzenegger” (https://www.foreignaffairs.com/…/bracing-trump-possible…). Il sequel (del 1991) si intitolava appunto “Il Giorno del Giudizio”.