di Elisa Filippi
Alla fine mi sono convinta ad andare a votare domani alle primarie del PD.
Negli ultimi giorni ho sempre più la sensazione che ci troviamo di fronte al pericolo di compiere un salto all’indietro di almeno 10 anni.
Lo percepisco nel diffuso disconoscimento del percorso riformatore svolto, (anche da parte di alcuni di coloro che hanno avuto responsabilità di governo), e lo sento nell’entusiasmo per i “grandi ritorni”.
Io sono molto grata ad alcune figure storiche della sinistra italiana, lo sono davvero, ma forse più che del ritorno di ex dirigenti e di padri nobili, il segretario del PD dovrebbe occuparsi di convincere i tanti “figli” , magari 30-40enni, che oggi faticano a trovare rappresentanza politica e sociale.
Il pericolo di vedere cancellata la portata innovativa di un percorso di riforme che, pur con tutti i suoi limiti, ha rimesso in moto il Paese, è la motivazione più profonda che mi porta ad andare a votare domani.
La stima nei confronti di Roberto ed Anna, che ho potuto conoscere ed apprezzare in questi anni, è ciò che mi garantisce che questo compito sarà da loro ben rappresentato.
Per non tornare indietro, domani scelgo di andare sempre avanti. Il mio voto a Giachetti e a Ascani.
Presidente Associazione TrentinoEuropa