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Contro gli oscurantisti dell’energia

Umberto Minopoli lunedì 29 Agosto 2022
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di Umberto Minopoli

 

Dal programma Alleanza Verdi e Sinistra: “fare chiarezza sulle false sicurezze di inesistente nucleare di quarta generazione e di prossima fusione nucleare molto lontana nel tempo. Nulla in contrario a continuare attività di ricerca in tal senso, ma è vergognoso promettere ai cittadini la realizzazione in poche decine di anni di tecnologie sulle quali ancora si sono ottenuti solo risultati di laboratorio privi di prospettive concrete nel breve e medio periodo”.

Ecco la postura culturale, scientifica e di conoscenza di questi sedicenti ambientalisti. Che combattono l’unica tecnologia veramente non emissiva e, oggi, anche urgente ed essenziale per contrastare la crisi energetica. Parlano di cose che non sanno, il nuovo nucleare, con sicumera da ignoranti, confusi e offuscati da disinformazione e pregiudiziali ideologiche.

La quarta generazione verrà nel 2040, ma prima di essa c’è la terza generazione di reattori che è disponibile già oggi e quella dei piccoli reattori che stanno entrando sul mercato. Per il nucleare nuovo, pulito e sicuro c’è, da subito, un’ampia possibilità di scelta. Non bisogna aspettare la quarta generazione. Ma semmai, sulla quarta generazione, investire in ricerca.

Il nucleare è la tecnologia energetica più in continuo avanzamento e innovatività. Quanto alla fusione, la studiassero nel merito. E’ la tecnologia che personifica l’essenza stessa del concetto di “transizione energetica”: il passaggio ad una fonte di energia illimitata, pulita e con una densità energetica (potenza per unità di combustibile utilizzato) che sarà la maggiore nella storia dell’umanità.

Lo sprezzo con cui costoro parlano della ricerca sulla fusione – “risultati solo in laboratorio” (e dove mai si dovrebbero ottenere risultati “scientifici”?) – è la prova dell’ignoranza della grandiosa innovatività e straordinarietà della tecnologia della fusione. Che riprodurrà sulla Terra, in modo sicuro, il modo di creare energia delle stelle. Volete che non serva, per questo una lunga ricerca in laboratorio?

Dovreste, se foste politici seri e attenti alle tecnologie e non fenomeni da baraccone, affascinarvi alla fusione; comprenderla, informarvi su di essa, sostenerla con i fondi. Scoprireste anche che le imprese, le Università, gli enti di ricerca italiani nel “laboratorio” della fusione hanno una gran parte.

In Iter, un programma internazionale giunto all’80% della realizzazione, le nostre imprese, in gare aperte con 35 concorrenti di tutto il mondo, si sono aggiudicate, per bravura e competenza, la maggior parte delle forniture tecnologiche messe a gara. Università e enti di ricerca italiani sono capofila di filoni di ricerca strategica sulle attività di un futuro reattore di fusione. Aziende fondamentali del paese partecipano dei progetti di dimostratori della fusione anche differenti dal progetto di Iter.

Spingete il paese a investire nella fusione invece di sproloquiare da sciocchi: “occorrono decine di anni per la fusione nucleare”? Ma che cos’è e quanto dura, secondo i Verdi e i sinistri-sinistri italiani, la “transizione energetica”? Il nucleare è fatto di tecnologie già oggi a disposizione (terza generazione e small modular reactors) e di tecnologie del futuro (quarta generazione e fusione nucleare) che saranno, alla faccia di questi odiatori delle tecnologie, i protagonisti della “transizione energetica” della metà del secolo.

Per fortuna i “programmi” degli antinucleari conteranno come il due di coppa. Il progresso va avanti e di questi oscurantisti se ne frega.

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