LibertàEguale

Digita parola chiave

I soldi del Recovery Plan: un’analisi delle destinazioni

Carlo Fusaro martedì 29 Dicembre 2020
Condividi

di Carlo Fusaro

Recovery Plan: come per il piano vaccinale, accanto a osservazioni opportune son settimane che se ne legge di tutte. E non parlo della cd governance: chi risponde in ultimo della fondamentale tempistica realizzativa: la questione cruciale. Parlo delle polemiche sulle destinazioni.

Offro alcuni dati per il solito disperato tentativo di un approccio razionale e basato su fatti.

A) dei 198,1 miliardi del Pnnr Italia una parte sarà spesa per fare cose già in bilancio, in altre parole per fare meno debito in più: precisamente 74,3 mld. Mi sembra una scelta saggia

B) gli investimenti in più sono 113,8 mld

C) dunque per i 52 progetti del Pnnr l’aggiuntivo rispetto a scelte già in bilancio è circa +150% (media totale)

D) questo significa che tutti i progetti/programmi aumentati oltre il 150% sono quelli davvero premiati fortemente (tenendo conto che si parla sempre di cifre enormi ma in alcuni casi GIA’ gigantesche; che è più facile aumentare da 1 a 3 mld che da 10 a 30; e che si vuole immaginare che si sia tenuto conto della reale capacità operativa: inutile aumentare del 1000% progetti se non implementabili).

Ciò detto mi pare che le solite sentenze sparate per pura polemica o posizionamento politico (sì anche dal mio amico Renzi) vadano valutate all’insegna di questi dati: e non mi paiono persuasive.

Dice, per es., “solo 7 mld in più per la salute”: sì ma rispetto a 2 mld previsti è +350%! (v. sopra) e il grosso (in più: 5 mld per le famosa sanità territoriale).

Altri progetti iperpremiati: industria 4.0 (+293%); banda larga (+667%); cultura/turismo (da 0 a 3,1 mld, la percentuale in più non si può fare, sarebbe infinito); mobilità locale (+384%); ponti e sicurezza stradale (+ infinito); porti e intermodalità logistica (+750%); istruzione e cultura (il top, giustamente: +768%) di cui per didattica e diritto allo studio +664%; parità e coesione sociale e territoriale includo lavoro giovani (+258%).

Meno miliardi aggiuntivi invece per: rivoluzione verde (+104%, ma a livelli complessivi alti, il dato è basso perché l’ecobonus già c’è); strade (+112%); alta velocità (+94%: son comunque 10,5 mld in più e i tempi son quelli).

Ciascuno giudichi da sé: tenendo conto che in tutti i casi di cui s’è qui parlato si tratta di risorse (maggiori o minori ma) comunque aggiuntive!

Tags:

Lascia un commento

L'indirizzo mail non verrà reso pubblico. I campi richiesti sono segnati con *

Privacy Preference Center

Preferenze

Questi cookie permettono ai nostri siti web di memorizzare informazioni che modificano il comportamento o l'aspetto dei siti stessi, come la lingua preferita o l'area geografica in cui ti trovi. Memorizzando l'area geografica, ad esempio, un sito web potrebbe essere in grado di offrirti previsioni meteo locali o notizie sul traffico locale. I cookie possono anche aiutarti a modificare le dimensioni del testo, il tipo di carattere e altre parti personalizzabili delle pagine web.

La perdita delle informazioni memorizzate in un cookie delle preferenze potrebbe rendere meno funzionale l'esperienza sul sito web ma non dovrebbe comprometterne il funzionamento.

NID

ad

Statistiche

Google Analytics è lo strumento di analisi di Google che aiuta i proprietari di siti web e app a capire come i visitatori interagiscono con i contenuti di loro proprietà. Questo servizio potrebbe utilizzare un insieme di cookie per raccogliere informazioni e generare statistiche sull'utilizzo dei siti web senza fornire informazioni personali sui singoli visitatori a Google.

__ga
__ga

other