di Umberto Minopoli
Si stanno sfaldando. Dove approderà la loro crisi?
Per una parte del Pd, quella che ha vinto il congresso, rappresentavano la forza nuova, quella che raccoglieva voti di sinistra, fuggiti per le politiche di “destra” (sic) di Renzi e dei governi del Pd.
Gli elettori scappati
E non per sbaglio, secondo quel Pd (che oggi lo governa) gli elettori di sinistra scappati, avevano scelto i 5 Stelle. Ma per coerenza.
Agli elettori scappati con i grillini, infatti, quel Pd attribuiva la scelta coerente di un partito e di un programma “invidiabile” e alternativo (a loro dire) a quello del Pd riformista: troppo pro-business (“Italia del fare”, opere, infrastrutture energetiche, crescita), poco contro la precarietà (il jobs act), sospetto di rappresentare la Casta.
Per recuperare gli elettori scappati nei 5 Stelle, quel Pd riteneva opportuno titillare il Movimento, copiarne i programmi, offrirsi loro come alleato alternativo alla destra. Il nemico comune, a loro dire.
La sinistra a 5 stelle
Poi è crollato tutto. Otto mesi di governo e il “programma di sinistra” dei 5 Stelle si è rivelato un colabrodo: la vera causa – più del cattivismo di Salvini – del disastro economico, della recessione, dell’aumento delle tasse e della disoccupazione.
La sinistra sinistra, dentro e fuori il Pd, che aveva dato credito al programma dei populisti a 5 Stelle non si è mai pentita delle sciocchezze che ha predicato.
Dei 5 Stelle non è inutilizzabile solo il ministerialismo incompetente di Di Maio: la loro “destra”. per dire. E’ insostenible l’essenza del Movimento: estremista, movimentista, anticrescita, isolazionista, terzomondista, antioccidentale, palingenetica. Insomma, è la sua anima e programma di “sinistra sinistra” il problema: togli Di Maio e arrivano Fico e Di Battista. Ecco il dramma.
Ora siamo al conto: i 5 Stelle sono in caduta libera. E sono un problema per la governabilità in Italia. Lo sono per tutti. Per il Pd e per Salvini. Perché?
L’Italia ingovernabile
Perché abbiamo oggi (e grazie a una sciagurata legge elettorale) una situazione paradossale: un terzo del Parlamento (i 5 Stelle) sta diventando “incoalizzabile” per tutti. E gli altri due terzi (Pd e Lega) non possono coalizzarsi tra loro.
E’ la “tempesta perfetta”: l’Italia può piombare nell’ingovernabilità. E’ l’ultimo frutto velenoso, quello più distruttivo, del No, della sconfitta del referendum del 2016. Ecco dove ci ha portato l’accozzaglia: all’ingovernabilità.
Servono le riforme
In momenti simili i partiti “nazionali”, responsabili, patrioti fanno gesti di coraggio. In Italia andrebbe ripreso il discorso della riforma politica e di (ennesima volta purtroppo) correzione della legge proporzionale. Fa ridere, lo so. Sembra il gioco dell’oca, si torna sempre alla stessa casella: dove, grazie a Renzi, eravamo arrivati nel 2016 e da dove ci hanno allontanato. Causando un disastro.
Il Pd di Zingaretti la smetta di vivere dei fumi delle Primarie e parli della stabilità dell’Italia: la cosa più importante.
Presidente dell’Associazione Italiana Nucleare. Ha lavorato nel Gruppo Finmeccanica e in Ansaldo nucleare. Capo della Segreteria Tecnica del Ministro delle Attività Produttive tra il 1996 e il 1999. Capo della Segreteria Tecnica del Ministro dei Trasporti dal 1999 al 2001. Consigliere del Ministro dello Sviluppo Economico per le politiche industriali tra il 2006 e il 2009.