di Josep Maria Carbonell
Respiriamo. Infine, Joe Biden è il quarantaseiesimo presidente degli Stati Uniti d’America. Non era chiaro dopo la deriva autoritaria del mandato di Trump e l’assalto al Campidoglio. Come ha spiegato molto bene Biden nel suo discorso di inaugurazione: “La democrazia è fragile. E in questo momento, amici, la democrazia ha avuto la meglio “. Sì, la democrazia americana ha resistito, ma gli anni di Trump e del suo movimento populista MAGA (Make America Great Again) hanno devastato la società americana: il divario tra blu e rossi, mondo urbano e rurale, conservatori e progressisti, è il più grande nella storia d’America forse dalla guerra civile.
C’è un dato devastante dalla campagna Trump sull’esito delle elezioni: secondo vari sondaggi, il 34-37% degli americani ritiene che le elezioni siano state una frode e di conseguenza, per molti americani Biden è un presidente illegittimo.
Non sarà facile perché la divisione tra americani è anche uno scontro. Ecco perché Biden sosteneva ieri che “la politica non deve essere un fuoco abrasivo che distrugge ogni cosa sul suo cammino. I disaccordi non dovrebbero essere una ragione per una guerra totale”. Tuttavia, se c’è un politico che può aiutare a combattere questa divisione è proprio lui. Perché?
Joe Biden è uno dei pochi politici che sommano fino a tre valori indispensabili che caratterizzano i grandi leader: convinzioni, intelligenza ed esperienza.
Prima di tutto Joe Biden è un politico di convinzioni e lo dico al plurale. Sì, almeno con una doppia convinzione: una basata sulla sua fede cattolica, l’altra sui valori costituzionali della Convenzione di Filadelfia. Vi consiglio di guardare questo video di Biden dove spiega la sua fede, che è uno dei pilastri che guida la sua azione.
Gli Stati Uniti hanno avuto solo due presidenti cattolici, entrambi con radici irlandesi, ma la condizione di cattolico di Biden è molto diverso da quello di Kennedy. Per il presidente assassinato la fede era più un’identità e un riferimento culturale, per Biden è un’altra cosa: nutre l’azione e la accompagna negli alti e bassi della vita. La seconda convinzione si basa sui valori costituzionali americani: consiglio anche un altro video, il secondo discorso dopo l’aggressione. È un intervento magistrale sulla Costituzione americana, sullo stato di diritto, sui valori fondanti che sono alla base della democrazia americana, ed è anche una denuncia dell’assalto al Campidoglio come “terrorismo interno”.
Secondo, intelligenza. Sopravvivere per più di quarant’anni nella politica americana come legislatore, senatore e vicepresidente, lo rende un grande conoscitore degli intrecci, dei processi e persino dei segreti della politica americana. Si parla spesso dei pesi e contrappesi che suppone l’indipendenza dei tre poteri dello Stato, ma non si ricordano le “vigilanti interdipendenze” dei tre poteri, che in qualche modo competono tra loro. Né si ricorda la gestione molto complessa dei cinquanta Stati federali, ciascuno con le proprie Costituzioni e le proprie dinamiche. Ma questa intelligenza deve anche essere proiettata in relazioni internazionali sempre più complesse e multipolari. Trump è stato un disastro senza precedenti, soprattutto in quest’area, e ha danneggiato gli otto anni di soft power di Obama. Intelligenza, rettitudine, onestà devono tornare alla Casa Bianca.
E terzo, il valore dell’esperienza. I settantotto anni di Biden sono stati ampiamente criticati, e in qualche modo trovo anche io che sia troppo vecchio per assumersi una tale responsabilità. Tuttavia, l’esperienza dovrebbe essere una risorsa, di tanto in tanto, indispensabile per poter uscire dal grottesco labirinto del momento attuale della politica americana. Si noti che Papa Francesco ha ora ottantaquattro anni ed è venuto in Vaticano all’età di settantacinque e nonostante ciò sta apportando grandi cambiamenti nella Chiesa cattolica, nonostante la sua età. Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha attualmente ottantuno anni e neanche questo è facile.
Penso che a volte abbiamo mandato in pensione troppo presto politici di grande valore e che, in momenti specifici, politici senza esperienza – ci siamo molto vicini – hanno ricoperto posizioni di troppa responsabilità. Pur riconoscendo che è uno dei punti deboli di Biden, l’esperienza accumulata, gli otto anni della sua vice presidenza, possono diventare una risorsa importante, ripeto, in questi tempi difficili dove non basta avere le convinzioni, l’intelligenza e esperienza, ma anche la gentilezza, la determinazione e la compassione che scaturisce dalla saggezza e alla quale solo gli anziani possono accedere.
Come non mai gli Stati Uniti hanno bisogno di questa virtù tanto agognata e scomparsa quasi ovunque, la saggezza. Quanta saggezza manca al mondo!
Decano della Facoltà di Comunicazione Blanquerna dell’Università Ramon Llull , ex presidente della Fondazione Joan Maragall, già segretario mondiale Miec-Pax Romana nonché deputato regionale Psc-Psoe e già garante delle comunicazioni in Catalogna