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La valanga nazionalista si è fermata a Londra

Marion Gajda martedì 10 Maggio 2016
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Londra incorona il suo primo sindaco musulmano: Sadiq Khan che ha sgominato il conservatore Zac Goldsmith segnando un primato che deve suonare come un monito per tutta l’Europa.
Secondo i primi dati avrebbe ottenuto il 44% dei voti, contro il 35% di Goldsmith. Una vittoria netta e decisa. Il 45enne deputato laburista, ex avvocato dei diritti umani figlio di immigrati pachistani, incarna infatti il nuovo volto di una metropoli con 8,6 milioni di abitanti in cui il 44% della popolazione appartiene a minoranze etniche. Una vittoria annunciata da sondaggi compatti nel disegnare il profilo del figlio di un autista di bus di origine pachistana come quello dell’uomo prescelto da una popolazione eterogenea.
La valanga euroscettica e nazionalista che sta attraversando tutta Europa si è fermata a Londra. La capitale del Regno Unito non ha avuto paura, non ha ceduto a pressioni nazionaliste ed alle demagogie dello scontro tra razze e religioni che il terrorismo islamico cerca di esportare in Europa.
In molti si sono chiesti negli ultimi anni se l’Islam e democrazia possono convivere, se la violenza e l’odio siano parte inseparabile di questa religione, se i “valori occidentali” siano in pericolo di fronte alla crescente presenza di comunità musulmane nelle nostre città. La scelta di eleggere Sadiq Khan sembra dare una chiara risposta a tutte queste domande. Una risposta che lui stesso aveva già dato con il lavoro sul campo, visitando chiese e comunità, celebrando le feste della comunità ebraica e incontrando i cittadini europei che vivono a Londra. Un lavoro di integrazione e di valorizzazione delle diversità, di rafforzamento dei legami di coesione e che caratterizzano la città di Londra. La vittoria di Khan ha dato una chiara risposta alla campagna di aggressione e insulti contro di lui senza risparmiare colpi bassi, accusandolo di collusione con gli estremisti. Ha dato una chiara risposta a chi infanga la sua provenienza etnica e religiosa sostenendo il pericolo dell’invasione musulmana e straniera. Ha dato una chiaro messaggio a tutte le forze politiche in Europa che cercano di fare colpo sull’ignoranza e il pregiudizio diffuso tra l’elettorato per raccogliere qualche voto.
La vittoria di Khan porta anche un forte messaggio europeista in un momento dove il futuro del Europa sembra ad un bivio, mantenere Londra nell’Unione Europea e continuare con il sogno europeista.
In un momento in cui la scena pubblica è caratterizzata da diffidenze e chiusura verso gli immigrati, in un periodo in cui l’islamofobia è in crescita in tutta Europa, episodi di discriminazione e violenza verso i cittadini di religione musulmana, l’elezione di Sadiq Khan a sindaco di Londra è un messaggio fortissimo di speranza, contro tutti i pregiudizi, un messaggio di inclusione e tolleranza. La vittoria di Khan è un colpo non solo verso coloro che nelle città occidentali ancora considerano gli immigrati e i musulmani come un possibile nemico del sistema occidentale, ma anche verso quegli estremisti  medio-orientali i quali divulgano odio e violenza sostenendo che non c’è futuro per i musulmani in Europa, perché l’occidente intrinsecamente li odia. L’elezione di Khan è un simbolo non solo per Londra, è un messaggio globale contro la marginalizzazione e contro il fanatismo
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