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Ma il sistema francese funziona eccome

Carlo Fusaro martedì 21 Giugno 2022
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di Carlo Fusaro

Che Macron ed Ensemble abbiano subito una sconfitta è un fatto, che Nupes (Melenchon ed alleati) e Rassemblement nationale (Lepen) un successo notevole è un altro fatto.

Ed è naturalmente preoccupante che in Francia ci siano ben 220 parlamentari degli opposti populismi su 577 (quasi il 40%).

Ma da qui a pontificare (per mera propaganda interna) che il sistema francese è alla frutta e il sistema elettorale a doppio turno di collegio un fallimento ne corre.

Alcune osservazioni:

1) Ensemble ha comunque una forte maggioranza relativa (più di quanto ebbe mai la Dc in Italia a parte la prima legislatura); più dei populisti sommati (245 vs 220)

2) sulle scelte fondamentali di politica estera ed europea il governo può contare sul sostegno di circa 60-75 altri deputati

3) la Costituzione francese è costruita per rendere possibile, col sostegno presidenziale, il governo di minoranza: non c’è fiducia iniziale, ci sono strumenti per imporre le principali proposte del governo se il governo lo vuole e pone l’equivalente della ns questione di fiducia (è l’opposizione che deve votargli contro a maggioranza assoluta: il che vuol dire sommando i voti di estrema destra e di estrema sinistra, il che non è impossibile ma improbabile);

4) osservo che Macron è stato il primo presidente rieletto da decenni e in particolare dalla riforma del 2002 che ridusse il mandato da 7 a 5 anni e introdusse l’elezione dell’assemblea a due mesi da quella presidenziali per evitare le coabitazioni: proprio per questo io penso (oltre che per altre epocali e generali trasformazioni nel rapporto cittadini/politica) l’elettorato francese parzialmente insoddisfatto NON gli ha rinnovato una fiducia totale (come ha fin qui sempre fatto coi presidenti eletti la prima volta).

Conclusione: Macron e la appena rinominata prima ministra Borne dovranno spendere più tempo a gestire i gruppi parlamentari ma potranno navigare in acque più mosse di prima ma senza particolari drammi.

Soprattutto togliamoci dalla testa che le vicende francesi del 2022 rivalutino il nostro sistema politico-istituzionale scombiccherato. È esattamente il contrario!

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