di Marco Campione
Ho scritto nelle settimane scorse che non avrei votato alle primarie e che se avessi votato avrei scelto Martina.
Ciò che mi portava a preferirlo senza però sceglierlo è il fatto che lui il segretario lo ha fatto e io giudico quella sua esperienza sostanzialmente fallimentare, in particolare (ma è solo un esempio) non aver ascoltato chi gli proponeva di fare un governo ombra. E il fatto che la proposta sia invece nella sua piattaforma congressuale lo considero una aggravante, visto che testimonia la sua non ostilità allo strumento.
In questi giorni mi è arrivata la sua lettera di presentazione e in essa ha ribadito un concetto (che non è nella mozione) che mi rende impossibile votarlo: ha detto che lui punta ad essere un segretario che fa solo il segretario.
Questa scelta mi rende impossibile votare per lui anche qualora scegliessi di partecipare alle primarie perché considero la coincidenza tra segretario e candidato Presidente del Consiglio un principio fondativo del Pd (peraltro se il segretario deve fare solo il segretario perché non farlo scegliere solo agli iscritti?).
Tutto ciò per dirvi che ho cambiato idea.
Non sul fatto che se si votasse domani non voterei alle primarie, ma sul fatto che qualora scegliessi di andare ai gazebo la prima domenica di marzo, la mia preferenza andrebbe a Giachetti.
Ha in testa il Pd delle origini, quello del Lingotto, non una sua evoluzione, ed è il suo limite. Ma meglio un segretario che ci riporta al 2007 di uno che ci riporta al 2001 (le assonanze tra la mozione Zingaretti e quella di Berlinguer per il congresso DS di Pesaro sono evidenti), o al 2005 (la mozione Martina ricorda molto quella di Mussi al congresso DS di Roma).
Esperto di politiche per l’Education, ha lavorato nell’azienda che ha fondato fino a quando non ha ricoperto incarichi di rilievo istituzionale. Approdato al MIUR con il Sottosegretario Reggi, è stato Capo della Segreteria dei Sottosegretari Reggi e Faraone e ha lavorato nella Segreteria del Ministro Valeria Fedeli. Ha collaborato alla stesura de La Buona Scuola, il “patto educativo” che il Governo Renzi ha proposto al Paese. Ha scritto di politica scolastica su Europa, l’Unità e su riviste on line del settore. Il suo blog è Champ’s Version
Analisi di cui sottoscrivo anche le virgole. Ma non voterei mai scheda bianca!