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Sull’Eurogruppo la posizione della destra è antinazionale

Umberto Minopoli sabato 11 Aprile 2020
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di Umberto Minopoli

 

L’opposizione sta facendo una polemica da settimane contro l’egoismo, la cecità europea che non aiuta l’Italia.

Ma poi: tace sulla cancellazione dei vincoli del patto di stabilità; fa una canea contro l’utilizzo del Mes rivisto nelle sue condizioni; oppone agli eurobond la richiesta che l’Italia faccia da sola e fronteggi con il solo “debito nazionale” la ricostruzione dopo l’emergenza.

Presi uno ad uno questi tre atteggiamenti sono, esattamente, le posizioni che si possono attribuire, ad un falco tedesco o degli stati nordici, che rifiuta ogni idea di mutualità, solidarietà e gestione comune “europea” della ricostruzione.

L’opposizione vuole dimostrare che l’Europa è inutile. Così si taglia il ramo su cui siamo seduti tutti. Se l’Europa non copia la decisione americana che, in modo bipartisan, ha stanziato un fronte di fuoco di 2500 miliardi per fronteggiare la crisi e la recessione mondiale, si cancellerà dalla competizione globale con Cina e Usa e languirà nella recessione.

L’accordo nell’Eurogruppo è un passo nella direzione di una gestione europea mutualistica e unitaria della ricostruzione. Invece di sostenere, in modo bipartisan, il governo ad insistere e tener duro sull’intesa, l’opposizione attacca il governo perché ottiene qualcosa dall’Europa.

E’ veramente paradossale. E sconcertante: si strilla contro ogni intesa europea e si chiede che l’Italia faccia il “gran rifiuto” di tutto (Mes, eurobond, fondi comuni) e fronteggi la crisi solo con debito proprio. Se il Premier bolla questo atteggiamento come “antinazionale”, non ha torto.

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