di Luigi Marattin Il governo che probabilmente verrà sfiduciato tra pochi giorni è stato il peggiore della storia repubblicana. Composto per la maggior parte da persone non all’altezza, ha azzerato la crescita del Pil ...
di Emilia Patta La politica è come i grandi amori, fa dei giri immensi e poi ritorna… In queste ore sorprendenti ci si ritrova a pensarla come avversari politici storici e ci si divide ...
di Giovanni Cominelli La formazione del governo giallo-verde il 1° giugno 2018 ha costituito l’avvio di una transizione dal regime democratico-liberale uscito dal secondo dopo-guerra verso un regime democratico-illiberale. Questa transizione si è momentaneamente ...
di Davide Ricca Folle urlanti ai comizi, leader che chiedono a gran voce le elezioni (e chissà quanti le vogliono sul serio). Simulazioni sui collegi, ovviamente variabili a seconda dei confini delle coalizioni. Eh già. Le ...
di Stefano Ceccanti Posto che ieri avevano ragione gli osservatori come Paolo Becchi, che avevano capito, a differenza di me ed altri, che Salvini aveva deciso irreversibilmente per la crisi, conviene partire dai pezzi ...
di Umberto Minopoli Dopo mesi di divisioni feroci nel governo, di pessime figure in Europa, di vergogne internazionali col caso Russia, di battaglia frontale a Salvini, il Pd, nei sondaggi, è dato stagnante al ...
di Stefano Ceccanti Alla fine Salvini ce l’ha fatta: le prime pagine dei giornali di oggi parlano di una crisi di Governo che almeno in questa fase non c’è per niente, invece di parlare ...
di Claudia Mancina Affermare la vocazione maggioritaria del Pd significa anzitutto affermare il ruolo nazionale e di governo del partito. Il ruolo di governo si esercita anche dall’opposizione, a condizione di elaborare e offrire ...
di Giovanni Cominelli In numeri assoluti, dati oltre 51 milioni di cittadini/elettori, il consenso al governo verde-giallo è passato dai 16 milioni e 300 mila del 2018 ai 13 milioni e 700 mila delle ...
di Claudia Mancina Berlinguer incarnava, agli occhi dei suoi seguaci e non solo, le peculiarità del comunismo italiano: la vocazione nazionale, la capacità di apertura, l’ambizione di interpretare e rappresentare non solo la classe ...