di Maurizio Del Conte Sono quattro i quesiti referendari in materia di lavoro: 1-sulla abrogazione del decreto legislativo n. 23/2015 in materia di sanzioni per i licenziamenti illegittimi; 2-sulla misura massima dell’indennità da licenziamento illegittimo nelle ...
Scheda a cura di Pietro Ichino Contro l’abrogazione del d.lgs. n. 23/2015 (cioè quello degli otto decreti attuativi del Jobs Act che riguarda i licenziamenti nelle aziende con più di 15 dipendenti) militano i motivi ...
di Marco Leonardi Quale è il ruolo degli economisti in politica? Molto spesso si devono accontentare di influire sui dettagli perché le decisioni principali hanno un carattere politico, vanno al di là del merito ...
di Pietro Ichino I dati Inps e Istat dicono il contrario di quel che sostiene Landini: negli ultimi quindici anni la probabilità di essere licenziati è rimasta invariata, mentre i rapporti a tempo indeterminato sono ...
di Pietro Ichino I decreti emanati sulla base della legge-delega del 2014 sono otto e riscrivono quasi tutto il nostro diritto del lavoro; ma si discute soltanto di quello che ha riscritto la disciplina ...
di Pietro Ichino Mentre sul terreno della politica internazionale la convergenza tra le diverse anime del Pd è solida e senza zone d’ombra, sulla politica del lavoro la convergenza è solo apparente, con una ...
di Pietro Ichino Da sinistra (ma è davvero sinistra?) ciò che occorre fare veramente nel campo dell’istruzione e della formazione professionale per consentire ai diseredati di uscire dalla loro condizione viene per lo più ...
di Pietro Ichino La risposta data domenica da Enrico Letta all’intervistatore del Manifesto sulla politica del lavoro del Pd è a dir poco sibillina. Dice che il partito intende “superare il Jobs Act, sul modello ...
di Vittorio Ferla Domenica scorsa è stata scritta una nuova complicata pagina sulle sorti del Partito democratico dopo il 25 settembre. “È assolutamente improbabile la possibilità di tornare al dialogo con questo vertice del ...
di Pietro Ichino La nuova sentenza della Corte costituzionale scalfisce solo marginalmente la legge Fornero, confermando per il resto l’impianto della nuova disciplina del recesso datoriale; ma nella sua motivazione vedo una incoerenza poco difendibile ...