di Ranieri Bizzarri C’è un che di Peter Bruegel il vecchio, e dei suoi meravigliosi scenari di allegra vita contadina fiamminga, nella birichina solerzia con cui tanti intellettuali e politici (anche su queste pagine) ...
di Alessandro Maran «Il Senato dovrà essere trasformato in una Camera delle Regioni – recitava la Tesi numero 4 del programma dell’Ulivo – composta da esponenti delle istituzioni regionali che conservino le cariche locali ...
di Giorgio Tonini Il riformismo è la realizzazione del bene possibile. E ha due nemici: uno è il populismo, l’altro è il benaltrismo, abile camuffamento del conservatorismo: c’è sempre un bene più grande e impossibile ...
di Elisabetta Gualmini Perché dobbiamo sempre andare contro, ostinati e contrari, con stizza e con la puzza sotto al naso, al sentimento popolare? Perché farci del male? Io proprio non lo capisco Non ...
di Andrea Romano Può un riformista battersi per conservare l’esistente, sostenendo per di più che quell’esistente funzioni alla perfezione? E’ questa la domanda che mi insegue quando ascolto le argomentazioni per il No al referendum ...
di Giovanni Cominelli Poiché nell’assetto previsto dalla nostra Costituzione formale e praticato da quella materiale i movimenti del governo sono causati da quelli dei partiti, nessuna meraviglia che siamo tutti costretti ad auscultare quotidianamente le ...
di Mauro Zampini Comunque vada a finire, sarà stato un esperimento senza precedenti. Che potrà essere materia di studio, nel breve tempo, per politologi, sociologi, studiosi di istituzioni: fingere che governare un Paese, comprese ...
di Vittorio Ferla C’è modo e modo di fare il domestico. Dipende dal proprio padrone. Dal modo di interpretare il ruolo. Dalla preparazione per svolgere il servizio. «I padroni e le padrone di solito brontolano ...
di Alessandro Maran Si dice che non bisogna mai lasciare che una buona crisi vada sprecata. Una crisi, per quanto spiacevole, è spesso l’occasione per realizzare cambiamenti altrimenti impensabili e porta con sé l’opportunità ...