di Pietro Ichino Il mutamento netto di posizione del M5S sull’UE indispensabile affinché un Governo PD-M5S abbia un senso e quindi prospettive serie di durata Rispondo ai numerosi lettori che nelle settimane scorse ...
di Ileana Piazzoni Al di là della felicità per la nomina a ministro di persone amiche che stimo profondamente (Bellanova e Bonetti), la soddisfazione per non vedere più certi brutti ceffi al governo, la ...
di Carlo Fusaro Ancora non sappiamo se la crisi farà oggi passi avanti, certo è che le opposte tifoserie sono scatenate. Ma si può capire: il passaggio è cruciale e singolare, sicché opinioni opposte ...
di Giorgio Armillei A meno di un organico ricongiungimento programmatico tra PD e M5s sempre in agguato, anche se la componente liberale del PD sembra voler vigilare, la formazione di una maggioranza istituzionale straordinaria, ...
di Alessandro Maran In una recente puntata delle sue «Conversations», vista l’aria che tira, Bill Kristol ha analizzato assieme a Diana Schaub, un’autorevole studiosa del pensiero politico americano, uno dei più significativi discorsi ...
di Giovanni Cominelli L’immagine che i partiti hanno proiettato, in questi giorni convulsi, è quella di un selfie collettivo, che si trova alle spalle, suo malgrado e senza sorrisi, il Paese reale. La politica ...
di Luigi Marattin Il governo che probabilmente verrà sfiduciato tra pochi giorni è stato il peggiore della storia repubblicana. Composto per la maggior parte da persone non all’altezza, ha azzerato la crescita del Pil ...
di Giovanni Cominelli La formazione del governo giallo-verde il 1° giugno 2018 ha costituito l’avvio di una transizione dal regime democratico-liberale uscito dal secondo dopo-guerra verso un regime democratico-illiberale. Questa transizione si è momentaneamente ...
di Carlo Fusaro Messa appunto sulla crisi di Ferragosto. Partendo dall’analisi a caldo di ieri che va ancora bene, mi pare, e merita solo un aggiornamento rapido. Due punti collegati. Il dubbio. Come ...
di Stefano Ceccanti Posto che ieri avevano ragione gli osservatori come Paolo Becchi, che avevano capito, a differenza di me ed altri, che Salvini aveva deciso irreversibilmente per la crisi, conviene partire dai pezzi ...