di Umberto Minopoli
La funzione storica dell’area laica in Italia (repubblicani, liberali, socialisti), il primo vero e reale “terzo polo” della nostra storia repubblicana, non è stata quella velleitaria di immaginarsi alternativa aI due poli (allora Pci e Dc) ma di fungere da garanzia della politica liberale ed atlantica dei governi.
Perché i ‘terzopolisti’ di allora avevano ben chiaro che le democrazie sono tendenzialmente bipolari e la funzione del terzo polo è fare in modo, attraverso le alleanze tra i partiti, che il governo dell’uno o dell’altro garantisca i principi della collocazione economica e internazionale dell’Italia.
Insomma il terzo polo autentico punta alle alleanze. Non alla chimerica solitudine.
I veri azionisti erano pedagoghi di liberalismo, ma non avevano la velleità di ergersi ad alternativa di Dc e Pci.
Fuori delle alleanze la funzione del terzo polo si esaurisce in quanti voti riesce a portar via all’uno o all’altro degli altri due poli maggioritari. In modo da risultare decisivo sì, ma nel far vincere uno di essi.
Oggi non è difficile capire chi il terzo polo farà vincere.
Presidente dell’Associazione Italiana Nucleare. Ha lavorato nel Gruppo Finmeccanica e in Ansaldo nucleare. Capo della Segreteria Tecnica del Ministro delle Attività Produttive tra il 1996 e il 1999. Capo della Segreteria Tecnica del Ministro dei Trasporti dal 1999 al 2001. Consigliere del Ministro dello Sviluppo Economico per le politiche industriali tra il 2006 e il 2009.
Una dimenticanza, il PSDI nel polo di centro. Non è il nuovo centro a far vincere la dx ma l’incapacità del PD nel scegliere chi essere riformista o populista? Ha scelto populista andando con SI e Verdi