LibertàEguale

Digita parola chiave

Un Politcal Compact per la sicurezza europea

Alfonso Pascale domenica 16 Marzo 2025
Condividi

di Alfonso Pascale

 

Il progetto di integrazione europea è stato concepito fin dall’inizio come un patto per la pace tra stati che si erano fatti la guerra in continuazione, sia con le armi che con il cibo. Tant’è che quel progetto affidava la garanzia della pace a istituzioni sovranazionali che dovevano essere pronte a difendere gli stati firmatari da aggressioni militari e commerciali interne ed esterne.

Contemporaneamente all’ideazione e approvazione della Comunità europea di difesa (CED), progetto sospeso (“non-votato”) dall’Assemblea nazionale francese, si propose dapprima l’istituzione di una “Alta autorità agricola sovranazionale europea” e poi una “Comunità europea dell’agricoltura” (CEA) con organi simili alla Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA). Progetti che non videro la luce per contrasti tra i sei paesi che daranno vita nel 1957 alla Comunità economica europea (CEE).

Ma mentre la rinuncia alla difesa europea fu possibile perché gli europei occidentali si rifugiarono sotto l’ombrello protettivo della NATO, il Trattato di Roma istituì la Politica agricola comune (PAC), inserendola al centro dell’attività della CEE.

È solo per questo motivo che la sicurezza militare e quella degli approvvigionamenti alimentari sono state separate. Ma ora che le decisioni di Trump, nella loro brutalità, fanno emergere una Unione europea del tutto indifesa da eventuali aggressioni belliche esterne, è possibile tornare a ragionare in modo sinergico sulla sicurezza.

La proposta di ReArm Europe va sostenuta perché molti stati membri dell’UE sono in ritardo sul piano degli investimenti per la difesa. Ma essa va riformata per fare in modo che una parte degli 800 miliardi di euro previsti dal piano debba essere utilizzata per costruire le infrastrutture e gli apparati di una difesa sovranazionale. Occorre formare un gruppo di stati membri che dia vita volontariamente ad un Political Compact, fuori dai Trattati, che stabilisca i termini per usare e controllare la forza.

Una tale iniziativa va collocata in quella più ampia assunta dal premier britannico Keir Starmer che ha promosso la “coalizione dei volenterosi”, impegnata a garantire la sicurezza di Kiev e a rilanciare la difesa europea dopo un’eventuale tregua concordata con la Russia. È interessante che tra i 25 paesi che hanno aderito vi siano anche il Giappone, il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda. Inoltre, cresce l’interesse del Canada ad entrare nell’UE. Un recente sondaggio di Abacus Data ha rilevato che il 68 per cento dei canadesi considera positiva tale prospettiva.

È un bene che l’Unione europea si apra a rapporti di collaborazione con questi paesi per garantire la propria sicurezza, costruendo istituzioni sovranazionali che disincentivino comportamenti gerarchici dei più forti e opportunistici dei più deboli. Anche la sicurezza alimentare ne uscirà rafforzata perché si potrà estendere ai prodotti agricoli di questi paesi la normativa europea, notoriamente più restrittiva dal punto di vista della sostenibilità.

Tags:

Lascia un commento

L'indirizzo mail non verrà reso pubblico. I campi richiesti sono segnati con *

Privacy Preference Center

Preferenze

Questi cookie permettono ai nostri siti web di memorizzare informazioni che modificano il comportamento o l'aspetto dei siti stessi, come la lingua preferita o l'area geografica in cui ti trovi. Memorizzando l'area geografica, ad esempio, un sito web potrebbe essere in grado di offrirti previsioni meteo locali o notizie sul traffico locale. I cookie possono anche aiutarti a modificare le dimensioni del testo, il tipo di carattere e altre parti personalizzabili delle pagine web.

La perdita delle informazioni memorizzate in un cookie delle preferenze potrebbe rendere meno funzionale l'esperienza sul sito web ma non dovrebbe comprometterne il funzionamento.

NID

ad

Statistiche

Google Analytics è lo strumento di analisi di Google che aiuta i proprietari di siti web e app a capire come i visitatori interagiscono con i contenuti di loro proprietà. Questo servizio potrebbe utilizzare un insieme di cookie per raccogliere informazioni e generare statistiche sull'utilizzo dei siti web senza fornire informazioni personali sui singoli visitatori a Google.

__ga
__ga

other